NBA

Kobe Bryant ha dato spettacolo e i Los Angeles Lakers hanno battuto gli Orlando Magic 100-75 in gara-1 della finale Nba. Davanti al proprio pubblico i Lakers hanno dominato grazie alla prestazione di Bryant, protagonista assoluto della sfida con 40 punti, 8 rimbalzi e 8 assist, che hanno incantato i 18.997 spettatori dello Staples Center. "Avevo una voglia pazzesca" ha detto Bryant, che vuole riscattare il ko della finale 2008 coi Boston Celtics.



"Le nostre motivazioni sono enormi. Dobbiamo tenere il piede sull'acceleratore e andare avanti ha testa bassa". Bryant, che da solo ha collezionato un terzo degli 89 tiri di tutta la squadra, ha lasciato le briciole ai compagni: Pau Gasol ha messo a referto 16 punti e 8 rimbalzi, Lamar Odom 11 punti e 14 rimbalzi. Los Angeles, che insegue il 15° titolo della propria storia, ha spazzato via gli avversari sotto i tabelloni: 55 rimbalzi per i gialloviola, solo 41 per gli ospiti.



PLAY OFF 47ª GIORNATA
Boston Celtics-Los Angeles Lakers 131-92
CLASSIFICA
Eastern - Atlantic
SQUADRE Pt G V P CF CS
Boston Celtics 0,756 82 62 20 8275 7659
Philadelphia 76ers 0,5 82 41 41 7987 7981
New Jersey Nets 0,415 82 34 48 8044 8244
Toronto Raptors 0,402 82 33 49 8121 8352
New York Knicks 0,39 82 32 50 8628 8840

Eastern - Central
SQUADRE Pt G V P CF CS
Cleveland Cavaliers 0,805 82 66 16 8223 7491
Chicago Bulls 0,5 82 41 41 8378 8401
Detroit Pistons 0,476 82 39 43 7727 7767
Indiana Pacers 0,439 82 36 46 8617 8708
Milwaukee Bucks 0,415 82 34 48 8142 8231

Eastern - Southeast
SQUADRE Pt G V P CF CS
Orlando Magic 0,72 82 59 23 8286 7737
Atlanta Hawks 0,573 82 47 35 8046 7917
Miami Heat 0,524 82 43 39 8061 8040
Charlotte Bobcats 0,427 82 35 47 7676 7782
Washington Wizards 0,232 82 19 63 7877 8489

Western - Northwest
SQUADRE Pt G V P CF CS
Denver Nuggets 0,659 82 54 28 8555 8275
Portland Trail Blazers 0,659 82 54 28 8153 7715
Utah Jazz 0,585 82 48 34 8492 8275
Minnesota Timberwolves 0,293 82 24 58 8019 8422
Oklahoma City Thunder 0,28 82 23 59 7952 8452

Western - Pacific
SQUADRE Pt G V P CF CS
Los Angeles Lakers 0,793 82 65 17 8768 8140
Phoenix Suns 0,561 82 46 36 8974 8816
Golden State Warriors 0,354 82 29 53 8905 9212
Los Angeles Clippers 0,232 82 19 63 7799 8518
Sacramento Kings 0,207 82 17 65 8248 8966

Western - Southwest
SQUADRE Pt G V P CF CS
San Antonio Spurs 0,659 82 54 28 7958 7650
Houston Rockets 0,646 82 53 29 8070 7742
Dallas Mavericks 0,61 82 50 32 8343 8181
New Orleans Hornets 0,598 82 49 33 7857 7730
Memphis Grizzlies 0,293 82 24 58 7698 8146

Finale Nba: i Lakers volano sul 2-0 Orlando battuta 101-96 in gara-2


Continua, seppur con qualche brivido, la marcia dei Los Angeles Lakers verso il titolo Nba. La squadra di Kobe Bryant si è aggiudicata anche gara-2 della finale, battendo a Los Angeles 101-96 gli Orlando Magic dopo un tempo supplementare. I tempi regolamentari si erano infatti chiusi sul punteggio di 88-88 dopo che a 0,6 secondi dalla fine Courtney Lee (Orlando) ha avuto tra le mani il pallone del canestro decisivo, ma ha colpito il ferro.



All'overtime, i Lakers hanno piazzato la stoccata vincente con un parziale di 13-8 e hanno ipotecato l'anello destinato ai campioni. Los Angeles ringrazia il solito Kobe Bryant (29 punti e 8 rimbalzi), ben assistito da Pau Gasol (24 punti e 10 rimbalzi). Il lungo spagnolo merita elogi non solo per il canestro che ha fruttato l'88-88, ma anche per la difesa che nell'ultima azione dei tempi regolamentari ha impedito a Lee di concludere in maniera più comoda.

Ai Magic non sono bastati i 34 punti di Rashard Lewis (12/21 al tiro e 6/12 da 3 punti) e i 22 di un ispiratissimo Turkoglu, che a 1"8 dal termine del quarto periodo, con una difesa magistrale, ha impedito a Bryant di chiudere la sfida nei 48' canonici.

Orlando c'è: Lakers battuti
Finisce 108-104, ora è 2-1 Los Angeles

Si riaprono i giochi per il titolo del campionato Nba di basket: dopo aver perso le prime due partite, in gara 3 gli Orlando Magic hanno sconfitto i Los Angeles Lakers 108-104, portandosi così sul 2-1 per quanto riguarda le finali, che si giocano al meglio delle sette partite. Guidati da un Dwight Howard tornato all'altezza della sua fama, gli Orlando Magic hanno ottenuto una vittoria senza ombre, restando sempre in vantaggio per tutta la gara.



A metà partita il risultato era di 59-54, 81-75 dopo i primi tre tempi, 108-104 alla fine. Nella prossima partita, in programma giovedì prossimo ancora ad Orlando, in Florida, i Magic hanno così la possibilità di pareggiare i conti e portarsi sul 2-2 nelle partite di finale.

Le due gare successive, però, si giocheranno a Los Angeles e proprio per questo i Lakers continuano ad essere dati per favoriti per il titolo finale. Per gli Orlando Magic, oltre a quella di Howard, autore di 21 punti e 14 rimbalzi, ottima la prestazione del giovane e 'piccolo' Rafer Alston, che ha messo a segno 20 punti. Tra i Lakers il migliore è stato ancora una volta Kobe Bryant, con 31 punti.

Lakers all'overtime: è match point
In gara 4 Orlando battuta in casa: 3-1


Derek Fisher regala il match point a Los Angeles. I Lakers sono passati 99-91 all'overtime sul campo degli Orlando Magic in gara-4 della finale NBA e sono volati sul 3-1: ai gialloviola manca una sola vittoria per conquistare il 15.mo titolo della propria storia e porre fine ad un digiuno che dura dal 2002. Il verdetto, dopo il primo successo esterno della serie, sembra ormai scritto e l'eroe gialloviola è quello che non ti aspetti: Derek Fischer.



Fisher si è già guadagnato un posto nella storia dei Lakers con un canestro che, nei playoff del 2004, decise un match di playoff contro i San Antonio Spurs. Adesso, il suo album dei ricordi si è arricchito di almeno altre due immagini. Fisher (12 punti, 5/11 al tiro e 2/7 da 3) è entrato in scena nel finale del match che i Magic hanno condotto di 12 punti all'intervallo (49-37). A 4"6 dal termine dei tempi regolamentari, dopo aver collezionato solo errori dalla lunga distanza, ha realizzato il tiro da 3 per l'87-87: overtime. Nel supplementare, con 31"3 da giocare, ha infilato un'altra tripla che ha tagliato le gambe a Orlando: 99-91 e match point per i gialloviola.

L'exploit dei Lakers porta, come al solito, anche la firma di Kobe Bryant. La star ha messo a referto 32 punti, 8 assist e 7 rimbalzi. Il numero 8 ha chiuso con 11/31 al tiro, realizzando 4 punti nell'overtime in cui ha ignorato i compagni nelle prime 4 azioni d'attacco. Menzione speciale per Trevor Ariza (16 punti con 6/14 al tiro e 3/4 da 3 punti), che ha realizzato 13 punti nel terzo periodo cambiando volto al match. Gli ultimi 4 punti della serata sono arrivati dalle mani di Pau Gasol (16 punti, 7/14 al tiro): il lungo spagnolo ha affondato le due schiacciate che hanno cancellato i sogni dei Magic e dei 17.461 spettatori della Amway Arena.

Basket, Lakers campioni Nba
Kobe Bryant nominato Mvp


I Los Angeles Lakers hanno vinto il campionato americano di basket Nba. A Orlando hanno battuto in gara cinque gli Orlando Magic per 99-86, portandosi sul definitivo 4-1, grazie a uno strepitoso Kobe Bryant, al quale è stato riconosciuto il titolo di "most valuable player", miglior giocatore Nba delle finali 2009. Con questa vittoria l'allenatore dei Lakers, Phil Jackson, è diventato il tecnico più vincente di sempre, con dieci scudetti.



I Lakers si aggiudicano così per la 15/a volta nella loro storia il titolo Nba. E anche la quinta delle partite di finale contro gli Orlando è stata giocata e vinta nel segno di Kobe Bryant. Come già fatto in tutte le precedenti quattro gare, anche nella quinta Bryant, ribattezzato dai tifosi 'black mamba', ha sfondato la barriera dei 30 punti. Per lui si tratta del quarto scudetto in carriera.

Nella serie delle finali contro gli Orlando Magic i Lakers sono stati sul punto di perdere in almeno due occasioni. In gara 3 e in gara 4, infatti, sono andati per due volte ai supplementari, dopo che le due partite, tiratissime, si erano concluse in parità nei tempi regolamentari. Ebbene, nei cinque minuti supplementari in entrambe le occasioni è stato Kobe Bryant a far saltare gli schemi difensivi degli avversari.

Come sottolineato dal coach Phil Jackson, per il titolo 2009 meritano una menzione speciale Pau Gasol e Derek Fisher, giocatori che se militassero in altre squadre ne sarebbero certamente le stelle, ma che accanto a un fenomeno come Bryant accettano di interpretare in campo il ruolo di comprimari d'eccezione.

Basket, Esposito dice addio
Smette il primo italiano andato in Nba



Dopo 25 anni spesi sui parquet di mezza Italia, quasi 9.000 punti segnati in serie A e l'orgoglio di essere stato il primo italiano protagonista in Nba, giocando con i Toronto Raptors nel 1995-96, Vincenzo Esposito si ritira. Il "Diablo", fresco quarantenne, il prossimo anno continuerà ancora a scendere in campo, ma non lo farà più da giocatore: guiderà dalla panchina la Bitumcalor Trento, squadra che milita in A dilettanti (ex B d'Eccellenza).



Solo qualche giorno fa Esposito aveva respinto l'offerta di allenare il Gira Ozzano, dove quest'anno ha chiuso il campionato da capocannoniere a 21.4 punti di media. "Voglio continuare a giocare", aveva spiegato, magari sperando in una chiamata da una categoria superiore. Poi la marcia indietro e la scelta di Trento.

Grandissimo realizzatore, il suo nome è legato alla Juve Caserta, dove è cresciuto e che portò nel 1991 ad uno storico scudetto. Dopo il passaggio alla Fortitudo Bologna, l'esperienza in Nord America con i Raptors e una magica serata al Madison Square Garden di New York dove segnò 18 punti.

In seguito ha giocato anche a Pesaro, Pistoia, Roma e in Spagna al Gran Canaria e al Murcia.

L'Nba snobba l'italiano Hackett
Griffin prima scelta per L.A. Clippers


Niente Nba per Daniel Hackett. L'italiano di Pesaro, infatti, è rimasto fuori dal draft andato in scena al Madison Square Garden di New York. L'ex giocatore di Usc, non è stato scelto da alcuna franchigia e il suo futuro, per ora, sarà legato a Treviso. Per il resto, poche sorprese, con i Los Angeles Clippers, a cui andava la prima scelta, che hanno chiamato, come annunciato, Blake Griffin, ala pivot da Oklahoma.




I Memphis Grizzlies hanno usato la seconda scelta assoluta per aggiudicarsi Hasheem Thabeet, centro uscito dall'universita' di Connecticut. Con il numero 3, gli Oklahona City Thunder hanno scelto James Harden, guardia di Arizona State. Tyreke Evans, guardia di Memphis, e' andato ai Sacramento Kings come quarta scelta.

Il primo europeo del draft 2009 è stato Ricky Rubio: il play 18enne, quinta scelta assoluta, giocherà con i Minnesota Timberwolves che hanno utilizzato la sesta scelta per acquisire Jonny Flynn, guardia di Syracuse.

I Golden State Warriors, con la settima scelta, hanno indicato Stephen Curry. Il giocatore proveniente dal college di Davidson va ad arricchire il reparto delle guardie e, in teoria, mette in pericolo la permanenza di Marco Belinelli nella formazione californiana. Per l'italiano ci sarebbe la possibilità di trasferirsi a Phoenix.

I New York Knicks allenati da Mike D'Antoni, detentori della scelta numero 8, hanno puntato su Jordan Hill, ala-centro di Arizona. Una guardia, DeMar DeRozan, è la nona scelta selezionata dai Toronto Raptors. Un po' di Italia ha caratterizzato la decima scelta.

I Milwaukee Bucks hanno chiamato Brandon Jennings, la guardia che ha disputato la stagione 2008-2009 con la maglia della Virtus Roma. Nel secondo giro, con il numero 39, ha trovato posto il 22enne Jonas Jerebko. Il giocatore svedese, reduce dall'avventura con la Angelico Biella, è stato scelto dai Detroit Pistons.


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Nba: Yao Ming, carriera a rischio
Ha una frattura al piede sinistro


L'ennesimo infortunio ai piedi mette a rischio la carriera di Yao Ming, star della Nba. A dirlo è il dottor Tom Clanton, componente dello staff medico della squadra del 'gigante' cinese, gli Houston Rockets. Yao Ming si è infortunato (frattura al piede sinistro) in gara-3 della semifinale playoff coi Los Angeles Lakers. "Il suo infortunio - ha spiegato Clanton - potrebbe mettere a repentaglio non solo la prossima stagione, ma tutta la sua carriera".



Yao Ming non aveva preso parte ai playoff del 2006 e del 2008 sempre per problemi ai piedi. Molto dipenderà, ha poi precisato il medico, dai metodi di cura che Yao privilegerà. Quelli messi in atto finora si sono rivelati inefficaci. Il pivot cinese prossimamente consulterà altri specialisti prima di scegliere se ricorrere ad altri trattamenti, oppure potrebbe decidere di attendere che la frattura si riduca da sola. "Ci vorrà molto più tempo, ma forse è il metodo di cura migliore" ha commentato il dottor Clanton.



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Nba, Bargnani ancora con i Raptors
Il "Mago" rinnova contratto per 5 anni


Sarà ancora a Toronto il futuro di Andrea Bargnani nella Nba. Il cestista romano, infatti, ha firmato un nuovo contratto di cinque anni con i Raptors. "Andrea - ha detto il presidente e general manager dei Raptors, Bryan Colangelo - ha lavorato veramente duro per la squadra diventando uno dei giocatori più versatili dell'Nba. Quest'anno ha fatto grandi passi avanti, emergendo come uno dei nostri principali marcatori''.


Bargnani, 23 anni con una passato alla Benetton Treviso, è stato il primo giocatore europeo selezionato come numero 1 al Draft 2006, la selezione annuale dei migliori giovani che si affacciano al mondo dell'Nba, sempre con la maglia di Toronto.

L'azzurro, 2 metri e 13 di altezza, può contare nella sua carriera su una media di 15,4 punti a partita, 5,3 rimbalzi, 1,24 stoppate e 31,4 minuti giocati nelle 78 partite nella stagione 2008-09, di cui 59 sin dall'inizio.

Soprattutto grazie all'ottimo campionato appena disputato, Andrea è diventato uno dei beniamini dei tifosi canadesi e il suo numero 7 è ormai entrato di diritto nel quintetto base dei Raptors.

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Yao, da giocatore a proprietario
Il cinese acquisterà lo Shangai Dashayu



Yao Ming, gigante degli Houston Rockets, ha confermato l'intenzione di voler acquistare lo Shanghai Dashayu, la squadra nella quale mosse i suoi primi passi da professionista. La notizia arriva dalla stampa cinese, secondo cui il centro dei Rockets diventerà unico azionista del club che in questo momento è controllato indirettamente dal governo dopo il ritiro dell'ex patron, l'imprenditore del settore dei fertilizzanti Xiyang.


Che Yao stia pensando ad un lavoro? L'ennesimo infortunio ai piedi, infatti, sta mettendo a serio rischio la carriera del colosso cinese, star della Nba. Il dottor Tom Clanton, componente dello staff medico della squadra del 'gigante' cinese, gli Houston Rockets, qualche settimana fa era apparso pessimista sul futuro del giocatore: "Il suo infortunio - aveva spiegato Clanton - potrebbe mettere a repentaglio non solo la prossima stagione, ma tutta la sua carriera".



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Nba: Yao Ming si opera al piede
Il cinese salterà tutta la stagione


Yao Ming ha deciso: si opererà al piede sinistro per risolvere definitivamente il problema che ne ha condizionato tutta la passata stagione. Il 28enne centro degli Houston Rockets, che ha già riportato all'arto una duplice frattura, l'ultima nella sfida play-off contro i Lakers, con ogni probabilità sarà costretto a saltare la stagione NBA 2009/2010. Queste le parole del centro: "Sono fiducioso, penso di aver scelto la soluzione migliore"


I Rockets non hanno indicato i tempi di recupero, anche se la franchigia americana si aspetta di potere annoverare il giocatore fra la lista dei disponibili "a partire dal training camp del 2010". Il riferimento, naturalmente, è alla preparazione in vista della stagione 2010-2011. Yao Ming ha poi proseguito: "So di avere davanti molto lavoro prima di poter tornare in campo. Sono pronto a fare tutto il possibile per recuperare al 100%. Sono pienamente convinto che tornerò a giocare".



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Edited by Magico95 - 30/7/2009, 14:04

Yao Ming: operazione riuscita
Ma la stagione ormai è saltata


Operazione riuscita per il cestista cinese Yao Ming, il centro degli Houston Rockets squadra di NBA. Il giocatore infatti si è procurato una frattura al piede sinistro durante gli ultimi play- off nella sfida contro i Los Angeles Lakers e l'operazione è stata necessaria per allontanare il rischio di un ritiro anticipato. Ma Ming sarà comunque costretto a salutare il campo da gioco per tutta la stagione e cercare di recuperare quanto prima.


Il centro degli Houston Rockets è stato operato dal medico della squadra NBA, Tom Clanton, che ha corretto la frattura senza riscontrare particolari complicazioni. Al giocatore sono state applicate della placche per sanare l'infortunio che lo vede costretto in ospedale tutta la settimana e fuori dal campo tutta la stagione. Ming tornerà a giocare nel 2010-2011, la riabilitazione richiede infatti tempo affinchè il cestista possa tornare competitivo. Nonostante questo il giocatore si dichiari comunque "ottimista" e parlando attraverso il suo agente afferma di non essere preoccupato per la sua carriera agonistica.
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Nba: Belinelli approda a Toronto Formerà coppia azzurra con Bargnani

Cambio di casacca in NBA per l'italiano Marco Belinelli. La guardia, secondo quanto anticipato da ESPN, è passato dai Golden State Warriors, squadra in cui militava dal 2007, ma dove non aveva mai trovato grande spazio, anche a causa di una serie di infortuni, ai Toronto Raptors del compagno di nazionale Andrea Bargnani. Percorso contrario, invece, per Devean George che passa da Toronto a Golden State.



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Jordan, le lacrime della leggenda
Il grande "Air" nella Hall of Fame Nba




Michael Jordan, da molti considerato il più grande giocatore di basket di tutti i tempi, fa ora parte della Hall of Fame, l'Olimpo della palla a spicchi. Durante la cerimonia di premiazione, svoltasi a Springfield, "paese natale" della discipina, il leggendario "Air" non ha saputo contenere la commozione lasciandosi sfuggire qualche lacrima: "'La gente dice che io sono stato il piu' grande- ha detto Jordan- Io rabbrividisco un po'".




"Io non ho mai giocato contro Jerry West, Elgin Baylor o Wilt Chamberlain -ha continuato l'ex-stella dei Chicago Bulls- Mi sarebbe piaciuto farlo, ma dire che sono meglio di quella gente non sta a me deciderlo''. Inevitabile un paragone con le attuali stelle della Nba. Pur riscontrando qualche ''somiglianza'' con giocatori come LeBron James e Kobe Bryant, l'ex campione ha pero' aggiunto: ''Non abbiate fretta di trovare un altro Michael Jordan. Non ce ne sarà un altro''. Una frase che, per paura di essere frainteso, ha chiarito spiegando che i giocatori di ogni epoca hanno avuto le loro qualità speciali. Un "basso profilo" che ha suscitato un lungo, caldissimo applauso.



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Nba: sarà l'anno degli italiani
I manager scommettono sul tri(o)colore



I giocatori italiani esploderanno nella stagione NBA 2009-2010 che si apre il 27 ottobre. Ne sono convinti i general manager delle squadre della National Basketball Association, che si sono espressi nel tradizionale sondaggio 'pre-stagionale'. Dietro allo spagnolo Rudy Fernandez, guardia dei Portland Trail Blazers, c'è il trio italiano, capeggiato da Danilo Gallinari, secondo tutti pronto ad esplodere. Subito dietro Bargnani e Belinelli.


L'iberico ha ottenuto il 22,2% dei voti. Alle sue spalle si piazza Danilo Gallinari che, alla seconda stagione con i New York Knicks, vivrà la stagione del boom per il 14,8% dei sondaggisti, ossia i manager della lega. Andrea Bargnani e Marco Belinelli, diventati da poco compagni di squadra ai Toronto Raptors, raccolgono l'11,1% a testa. Il centro romano è destinato ad avere sempre più impatto sulle sorti della franchigia canadese e da quest'anno avrà un compatriota bolognese, sbarcato in Canada dopo la complicata parentesi californiana con i Golden State Warriors. In assoluto, il trio italiano non viene ancora considerato quando bisogna scegliere il migliore straniero della NBA, ma secondo gli addetti ai lavori, questo potrebbe essere l'anno buono, Fernandez permettendo.

Segnali positivi dai tre: nella notte, nell'amichevole persa da Toronto contro i Philadelphia 76ers, il Mago si è fatto apprezzare, mettendo a segno 22 punti, sopperendo bene alle assenze di Bosh e Turkoglu, stelle dei Raptors. Bene anche Marco Belinelli, che ha esordito dal primo minuto restando in campo 28 minuti. L'altro azzurro, Danilo Gallinari, ha giocato due sere fa, contro i Nets, alternando grandi giocate a momenti di buio. Per lui 9 punti in 26 minuti sul parquet. Considerando che la sua assenza dal campo perdurava dal 28 marzo scorso, è un buon inizio. Negli States alcuni lo esaltano, altri nutrono perplessità; un pò di pazienza, e con la speranza del pieno recupero fisico, presto vedremo il vero Gallo.



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